9. Macché patti e patti!

9 Nov

9. Chi è interessato (ma chi può essere interessato? CHI?!),  vada a leggersi qui quante botte si è preso/si sta prendendo db. Io non conosco tutta la storia, nel senso che ho letto poco delle cose da lui scritte che avrebbero fatto deflagrare questo pandemonio. Il fatto è che la gente non sa che cosa scrivere [ne so qualcosa anch’io], e molto spesso, in Rete, riesce solo a litigare o, in subordine, a discutere delle regole che si dovrebbero creare per impedire ad altri di far scoppiare le liti e litigare. Adesso sembra che db sia troppo spiritoso. Il suo blog è diventato “orribile”, i suoi giochini verbali “divertono solo lui”, e intere comunità virtuali avrebbero dovuto chiudere i battenti per colpa sua — poco ci manca che sia diventato un “cretino”, o un “troll”. I nomi che girano (di quelli che si lamentano) sono sempre gli stessi. Quelli di omini e di donnine che aprono blog flaccido-anemici da cui nessun essere normale deve aspettarsi sorprese o colpi d’ala. E fin qui andrebbe tutto bene. Ma non va bene che tutto quelli che passano da loro debbano fare il bagno nella candeggina prima di poter postare. Tralascio [=aposiopesi] che a db è stato chiesto o semimposto di scrivere lettere di scusa &c.: veramente disgustoso, ributtante. Non so che cosa ci sia da aspettarsi di buono da chi prende tanto seriosamente un blog e ha un concetto tanto miserabile delle persone. Solo i bambini e i mentecatti si redarguiscono. E se mi è capitato di sentirmi dare della mignotta da una persona che ha un minimo di materia grigia, se sono la destinataria dell’epiteto, mi fermerei a riflettere se per caso chi me l’ha appiccicato non ha ragione. Il cinquanta o sessanta per cento delle cinque o sei persone che ogni tanto passano di qui sono reduci (da lunga pezza, ormai) come me da un forum, quello della Holden (attualmente ridotto a mercatino e a vetrina), da cui sono stato nuovamente escluso tempo fa dopo un nuovo scambio di insulti con un ennesimo idiota intollerante (chiaramente la colpa era mia — ma mi ci sono avvezzo, e sono ben lungi dal prendermela), sul quale a suo tempo ebbi scambii allucinanti. A parte il fatto che molto di quello che dissi e scrissi, e molti dei posti in cui mandai, e molti dei parenti che epitetai, e molte delle fini che augurai all’epoca avevano più relazione con certe mie condizioni di sbracamento totale, se c’è una cosa che non mi fa pentire di quello che dissi, che scrissi, che epitetai, che inviai, che augurai è proprio il conformismo cialtrone e puzzone a cui una parte, purtroppo maggioritaria, della pseudo-“comunità letteraria” di Rete non solo si tiene personalmente e caninamente fedele (ché in questo non ci sarebbe niente, ma proprio niente, di male); ma a cui pretende di forzare chiunque passi e intenda farsi leggere (poiché per questo si scrive). Io, sulla Holden, postavo, chessò, sonetti, distici e cose alla vecchia? A parte il fatto che quello che non è esattamente ‘previsto’ (che cioè non è letteratura dell’ombelico o dei peli del culo, o falso impegno, o volgarità studiata a tavolino, o) è automaticamente rubricato alla voce ‘brutto‘, e fin qui posso anche sopportarlo; passi che ti patologizzano, e fin qui posso anche concordare. Ma mi ricordo che una delle prime cose che mi dissero, a cappello di una serie di colorite minacce in stile mafioso, fu che ero “un insetto” che “si posa dove non deve”; e un altro mi disse che con le ossa di quelli come me facevano fumare i comignoli e ingrassare i campi. E’ normale relazione di accanimento, questa? Alla terza provocazione, quando tirarono in ballo la mia genitrice per attribuirle la colpa della mia esistenza, mi spiace tanto (ma, si sarà capìto, fino a un certo punto), ma per comunicare con una fetta di meritevoli partecipanti al forum continuai coi miei normali mezzi retorici, mentre con gli mi sono ridotto ai segni, tra i quali intensamente impiegati c’erano, e.g., “figlio di puttana”,  “bagascia” &c. Sono l’ultimo a scandalizzarmi della possibile reazione inviperita di db, specie se si considera che a fare apprezzamenti circa il suo “orribile blog” o sui suoi orribili commenti (anche se prima di prendersi della mignotta glielo diceva con perifrasi certo più garbate) sono cessetti sul tipo della cosa denominata “georgiamada” e altra robaccia che &c. .

Non sono assiduo su NazIndiana e non mi preme esserlo (adesso come adesso men che mai), quello che mi stupisce è che l’intervento linkato ha QUARANTASEI commenti, di venti e passa persone, nessuna delle quali esorti a un minimo di calma o, perché no?, prenda le difese di db. A questo punto non è più un problema di forma. E’ solo la voluttà perversa di scagliarsi in gran massa contro un elemento isolato — che può aver tradito e ri-tradito e stra-violato tutti i ridicoli, patetici patti di questa terra — ma si tratta di un blog! Può essere una cosa importante solo se si rispettano le individualità che lo tengono in vita — mentre quello che scrivono, nel caso, deve poter essere sempre messo in discussione.

Comunque a me il branco, la logica del branco, l’imbrancarsi fanno veramente schifo. Contro chiunque e qualunque cosa ci si unisca. Non accetto, umanamente, che ci si muova in massa. Specie se ci si considera scrittori (e questo lo spiego, se mi va, un’altra volta).

Esprimi pure (prego) la Tua garbata opinione!