Scena VIII.
OTONE, ALBINO.
ALBINO.
Aspettano, Signore, in Campidoglio;
E il Senato in quest’attimo al completo vi muove Continua a leggere
Scena VIII.
OTONE, ALBINO.
ALBINO.
Aspettano, Signore, in Campidoglio;
E il Senato in quest’attimo al completo vi muove Continua a leggere
Scena VII.
OTONE, PLAUTINA, FLAVIA.
OTONE.
Donna, detto dei crimini di Lacone vi fu?
PLAUTINA.
L’ho saputo in quest’attimo, mio padre non è più. Continua a leggere
Scena VI.
PLAUTINA, FLAVIA.
FLAVIA.
A dirvi che la collera dei superi irritata,
Ossia, piuttosto, l’invido del destino furore… Continua a leggere
Scena V.
MARZIANO, PLAUTINA, ATTICO, SOLDATI.
PLAUTINA.
Andate là a nascondere i pianti che vi sfuggono,
D’Otone le catastrofi voi come me distruggono, Continua a leggere
Scena IV.
MARZIANO, GALBA, ATTICO, VINIO, CAMILLA.
MARZIANO.
Non più oramai cercatelo, lo vedrete apparire,
Signore, è per suo tramite che un ribelle punito… Continua a leggere
Scena III.
GALBA, CAMILLA, VINIO, LACO, PLAUTINA, RUTILIO, ALBIANA.
PLAUTINA.
Smentita non ho a farvene, Signora, Otone è morto,
Chiunque va appressandosi dà alla nuova conforto, Continua a leggere
Scena II.
GALBA, CAMILLA, LACO, VINIO, ALBIANA.
GALBA.
Ma pure Laco approssima. Ebbene? che novelle?
Che poteste ambo apprendere dal campo a noi ribelle? Continua a leggere
ATTO QUINTO.
Scena I.
GALBA, CAMILLA, RUTILIO, ALBIANA.
GALBA.
Temete, io v’ho a ripetere, la maestà offesa,
Per poco ch’abbia a cogliervi con lui in alcuna intesa. Continua a leggere
Scena VII.
CAMILLA, RUTILIO, ALBIANA.
RUTILIO.
Vogliate, oh Donna, apprendere il nostro gran disdoro;
Di partigiani o quindici o venti in mezzo al foro Continua a leggere
Scena VI.
CAMILLA, ALBIANA.
ALBIANA.
Voi stessa Otone perdere! Signora, e lo potete?
CAMILLA.
Oh quanto in fondo all’anima voi poco mi vedete! Continua a leggere
Scena V.
CAMILLA, MARZIANO, ALBIANA.
CAMILLA.
Marziano, ebbe già a dirmelo costei, l’amate voi?
MARZIANO.
Gli occhj miei se ne incantano, onta agli sprezzi suoi. Continua a leggere
Scena IV.
CAMILLA, PLAUTINA, ALBIANA.
CAMILLA.
Signora, qui servendovi venir fida mi lice
Un omaggio facendone alla mia imperatrice? Continua a leggere
Scena III.
VINIO, PLAUTINA.
VINIO.
Figlia, altro v’è a conoscere: felice evento, e vero
Qualunque cosa càpiti, assegna a te l’impero. Continua a leggere
Scena II.
VINIO, OTONE, PLAUTINA.
OTONE.
Signore, ah voi impeditele, ché Plautina…
VINIO.
Signore,
Tutto impedir possibile v’è purché abbiate il cuore. Continua a leggere
ATTO QUARTO.
Scena I.
OTONE, PLAUTINA.
PLAUTINA.
Che consiglj vi prodigo, infine, mio Signore?
M’angustia in modo simile un simile dolore, Continua a leggere
Scena V.
OTONE, CAMILLA, ALBINO, ALBIANA.
CAMILLA.
Potete in questo leggermi l’anima tutta intera, Continua a leggere
Scena IV.
GALBA, OTONE, CAMILLA, ALBINO, ALBIANA.
GALBA.
Otone, e v’è da credere che voi Camilla amiate?
OTONE.
Queste brame sarebbero da parte mia arrischiate, Continua a leggere
Scena III.
GALBA, CAMILLA, ALBIANA.
GALBA.
Quando, i figlj morendomi, mi mancò una famiglia,
Nipote mia, amorevole vi presi come figlia, Continua a leggere
Scena II.
ALBINO, CAMILLA.
ALBINO.
Galba è per arrivare,
La scelta nota a rendervi, e a farvela approvare. Continua a leggere
ATTO III.
Scena I.
CAMILLA, ALBIANA.
CAMILLA.
Fu tuo fratello a dirtelo, Albiana?
ALBIANA.
Sì, Signora.
Pisone è fatto autocrate; siete sua sposa, ora, Continua a leggere
Scena VI.
LACO, MARZIANO.
MARZIANO.
S’imputi Pisone per quest’ire…
LACO.
E osate spaventarvene? Lasciamola garrire,
Badiamo di non perderci per téma di fallire. Continua a leggere
Scena V.
CAMILLA, LACO, MARZIANO, ALBIANA.
CAMILLA.
Io qui ben a proposito vi trovo, se dio vuole;
Con voi voglio discorrere: solo quattro parole. Continua a leggere
Scena IV.
LACO, MARZIANO.
LACO.
Di Plautina invaghitovi! Fede questa non è
Che contro Vinio in vincolo doveva unirvi a me! Continua a leggere
Scena III.
PLAUTINA, LACO, MARZIANO, FLAVIA.
LACO.
Vuol Galba accondiscendere ai vostri voti ormai; Continua a leggere
Scena II.
MARZIANO, FLAVIA, PLAUTINA.
PLAUTINA.
Che m’avete apportato?
MARZIANO.
Ch’è solo in voi decidere del nostro impero il fato, Continua a leggere
ATTO SECONDO.
Scena I.
PLAUTINA, FLAVIA.
PLAUTINA.
Dimmi, sù, proponendosi a Camilla, Otone
Parve stesse forzandosi? Lei mostrò approvazione? Continua a leggere
Scena IV.
OTONE, PLAUTINA.
OTONE.
Fermate, orvia, Signore,
Se prevenir è d’obbligo l’infausto disonore, Continua a leggere
Scena III.
PLAUTINA, OTONE, VINIO.
PLAUTINA.
No, Signore, non ditelo; quello che il cielo invia
Prendo, senza percorrere alcun’ontosa via, Continua a leggere
Scena II. VINIO, OTONE.
VINIO.
Soli, Albino, lasciateci; con lui ho a conferire.
Che m’amiate ho da credere, Signore, e che mia figlia Continua a leggere
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