Scena VIII.
OTONE, ALBINO.
ALBINO.
Aspettano, Signore, in Campidoglio;
E il Senato in quest’attimo al completo vi muove
Le vostre leggi a prendere sotto gli occhj di Giove.
OTONE.
Volo; a qualunque carica però mi si destina,
Nulla avendo d’amabile per me senza Plautina,
Ch’io vada almeno tollera, servo alla mia passione,
Ad ottener, per corrervi, comando o concessione,
Sicché tornando, all’anima resa un po’ più tranquilla,
Possa lo sforzo chiedere di consolar Camilla,
Io stesso consacrandole in questo dì d’orrore
Un’amicizia solida in luogo dell’amore.
FINE.
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