Scena II. VINIO, OTONE.
VINIO.
Soli, Albino, lasciateci; con lui ho a conferire.
Che m’amiate ho da credere, Signore, e che mia figlia Continua a leggere
Scena II. VINIO, OTONE.
VINIO.
Soli, Albino, lasciateci; con lui ho a conferire.
Che m’amiate ho da credere, Signore, e che mia figlia Continua a leggere
Scena III.
SABINA.
Sabina possa esprimere, Sire, quant’abbia in cuore
La pena d’una coniuge, di sorella il dolore; Continua a leggere
Scena II.
IL VECCHIO ORAZIO, ORAZIO, TULLO.
IL VECCHIO ORAZIO.
Ah, Sire, onore simile troppo eccede per me;
Non questo è il luogo idoneo per incontrarvi il re:
ATTO V.
SCENA I.
IL VECCHIO ORAZIO, ORAZIO.
IL VECCHIO ORAZIO.
Dalla vista togliamoci di queste cose infeste,
Qualche lode per sciogliere al giudizio celeste: Continua a leggere
Scena VII.
SABINA, ORAZIO.
SABINA.
Perché arresti in quest’attimo quella nobile ira?
Guarda tuo padre reggere tua sorella che spira: Continua a leggere
Scena VI.
ORAZIO, PROCOLO.
PROCOLO.
Che faceste?
ORAZIO.
Ebbi a compiere qui di giustizia un atto;
Chiede un supplizio simile un simile misfatto. Continua a leggere
Scena V.
ORAZIO, CAMILLA.
ORAZIO.
Sorella, il braccio eccovi che vendicò i fratelli,
Che seppe il corso frangere dei fati a noi ribelli,
Scena IV. CAMILLA.
CAMILLA.
Sì, gli farò visibile, con infallanti segni
Come un amor veridico mano di Parca sdegni, Continua a leggere
Scena III.
IL VECCHIO ORAZIO, CAMILLA.
IL VECCHIO ORAZIO.
Non più, non più di spargere pianti son queste l’ore,
Figlia, che poco addicono dove rifulge onore: Continua a leggere
Scena II.
VALERIO, IL VECCHIO ORAZIO, CAMILLA.
VALERIO.
Conforti a un padre a porgere, messi del re, veniamo,
E del pari attestandogli…
IL VECCHIO ORAZIO.
D’ufficio vi sollevo; Continua a leggere
ATTO QUARTO.
Scena I.
IL VECCHIO ORAZIO.
Mai nulla di quel perfido più ditemi in difesa;
Com’anzi ai consanguinei di lei la fuga ha presa, Continua a leggere
Scena VI.
IL VECCHIO ORAZIO, GIULIA, SABINA, CAMILLA.
IL VECCHIO ORAZIO.
Ci venite ad apprendere, Giulia, della vittoria?
GIULIA.
No; del funesto esito dei bellicosi fatti:
Scena V.
IL VECCHIO ORAZIO, SABINA, CAMILLA.
IL VECCHIO ORAZIO.
Vengo, figlie, recandovi terribili novelle;
Del resto, è in tutto inutile da parte mia celare Continua a leggere
Scena IV.
SABINA, CAMILLA.
SABINA.
Tra i mali nostri, al biasimo mio non vi denegate;
Troppa pena nell’anima vostra, mi pare, abbiate; Continua a leggere
L’ho incontrato per la prima volta a Pisa, sotto forma di foglj A4 appiccicati ovunque potessero stare; è la città in cui sono sparsi più numerosi esemplari, in taluni casi più e più volte, dei parti – talvolta degli aborti – di questa fantomatica associazione. Continua a leggere
Scena III.
SABINA, CAMILLA, GIULIA.
SABINA.
Sorella, permettetemi di darvi buone nuove. Continua a leggere
Scena II.
SABINA, GIULIA.
SABINA.
Giulia, che nuove? L’attimo giunse a noi paventoso?
E’ il fratello cadavere? Morì forse lo sposo? Continua a leggere
Nel frattempo sto prendendo copiosi appunti – magari non TANTO copiosi, ma spero succosi, ricchi di informazione & dirigenti a soda pietà. Dato che in quel cesso di biblioteca di Grosseto (una città che è un cesso, in genere, di per sé; che cosa pensare di una città la cui mappa contempla una via “Riccardo Leoncavallo”? Che cosa di una città che nella sua toponomastica comprende una “piazza Bettino Craxi” [priva di panchine, peraltro. Che siano tutte ancòra a Hammamet?]? Che cosa di una città che come unico ponte sull’Ombrone, che avrebbe bisogno di altri transiti, ha il “ponte Benito Mussolini”?), nonostante quanto spergiurato dal sito circa le 10. postazioni internet, non esiste possibilità di connettersi a terminale, ho dovuto aspettare di trovarmi in questa ridente Orbetello – ridente davvero; è molto bellina. Non scherzo – per riportare quanto da me registrato per il vii.iii: Continua a leggere
ATTO TERZO.
Scena I. SABINA.
SABINA.
Anima, decidiamoci in mezzo a tanto strazio;
D’Orazio siamo coniuge, o sorella a Curiazio;
Atto II., Scena VIII.
IL VECCHIO ORAZIO, ORAZIO, CURIAZIO.
ORAZIO.
Quelle sviate femmine, padre mio, voi fermate;
Soprattutto ogni transito prego loro chiudiate. Continua a leggere
Scena VII.
IL VECCHIO ORAZIO, ORAZIO, CURIAZIO, SABINA, CAMILLA.
IL VECCHIO ORAZIO.
Che avviene qui, mie viscere? Date retta all’amore,
E con le donne a perdere seguite ancora l’ore?
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