IL SOLE ALLO ZENIT NON PROJETTA ALCUN’OMBRA. La virtù che ti splende dritta in testa E’ uno zenit che ombra non projetta; Ombra che ombra sopra te non getta, E che i passi tuoi segua, ombra molesta. Nel meriggio perenne, mai non resta Di splendere Virtù; la sua saetta E’ il nadir dell’invidia, che rigetta, Precipitando in tenebra funesta. L’ombra, che adombra altrui, di faccia ai lumi Che ti dona virtù dall’ombra intatta, Ti rende pari uno splendore ai numi Che a pro di sé l’ombra d’inferno han fatta: Ché tanta maggior luce su te assumi Quanto più d’ombra sé l’invidia imbratta.
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