Maria Callas, Medea, “Numi, venite a me” (1953, Firenze)
Il prossimo 2 dicembre compirebbe 85 anni (dev’essere anche un promemoria, vorrei scrivere una cosa, per quella data) — fa un po’ specie, e suona anche tra il ridicolo e il blasfemo, trattandosi di lei. Riconosco di pensarci spesso.
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